sabato , 14 Dicembre 2024

Canapa e bioedilizia: tutti i vantaggi del vegetale

Il potere isolante della canapa, sfruttato già con grande successo nel mondo dell’abbigliamento, trova ampie prospettive anche nella bioedilizia: essa infatti può rendere le case più confortevoli e più fresche, come testimonia una indagine condotta presso la sede di Brindisi di ENEA (Agenzia Italiana per le nuove tecnologie, l’energia e la sostenibilità). Questa proprietà della canapa promette risparmi sul breve e sul lungo periodo soprattutto, considerando la quota energetica dedicata ai condizionatori e ai climatizzatori (più la manutenzione periodica e i costi per l’installazione).

Fibra di canapa: resiste meglio al fuoco e ai batteri

La fibra della canapa è un ottimo isolante ed i test hanno dimostrato il miglioramento delle prestazioni energetiche delle pareti, rispetto a quelle realizzate con laterizio senza l’isolante vegetale. La canapa inoltre consente di ridurre il flusso termico (calore che attraversa il materiale) e la trasmittanza (che equivale alla semplicità con cui un materiale si lascia attraversare dal calore). Questa fibra presenta una buona permeabilità al vapore acqueo, evitando fastidiosi fenomeni di condensa. Nello stesso progetto è stato osservato inoltre che se essa viene trattata con repellenti e anti-muffe, risulta più traspirante e resistente ai batteri, ed in caso di incendio contribuisce ad una più lenta propagazione della fiamma.

Nel mondo dell’edilizia sul fronte europeo, il progetto UE Canapalea è nato con lo scopo di promuovere l’utilizzo della canapa nelle costruzioni attraverso una rete di formazione e informazione capillare nel mondo non solo dei professionisti ma anche della politica. Il progetto si concluderà nel 2018 e vede tra i paesi collaboranti l’Italia, la Spagna, il Belgio e la Francia, principale promotore.

Dall’edilizia alla politica, canapa e proposte di legge

Il Movimento 5 Stelle in Molise porta avanti il proprio sostegno alla diffusione della canapa, dall’alimentazione alla bioedilizia. Giuseppe L’Abbate, portavoce 5 stelle alla camera dei Deputati è tra i firmatari della proposta di legge nazionale per la promozione della coltivazione di questa pianta ed è intervenuto presso un convegno a tema, organizzato il 15 luglio 2016 a Montenero di Bisaccia. Una proposta di normativa parallela a carattere regionale, sostiene nello specifico la promozione della coltivazione con finalità produttive e ambientali, ed è al vaglio della commissione di competenza.

Entrambi i disegni di legge cercano di incentivare la coltivazione di questa pianta anche come opportunità occupazionale oltre che di sostenibilità ambientale, con la possibilità di finanziare fino a 700mila euro all’anno gli impianti di prima trasformazione che in Italia sono praticamente assenti.

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