Se hai scelto di coltivare la canapa con la coltura idroponica, questa guida di spiegherà passo passo come far crescere le tue piante in 3 o 4 mesi con un semplice sistema fuori suolo.
Fase 1: preparazione
Se non hai fretta, valuta di testare il sistema idroponico con pomodori, lattuga, funghi, per impratichirti prima di passare alla tua coltura preferita. Acquista tutto ciò che ti serve e considera che per cinque piante il budget dell’attrezzatura può arrivare a 300/400 euro (per una resa di circa 30/90 grammi da ogni piantina) e dunque procurati: semi, vernice bianca, nutrienti per coltura idroponica, vasi, fibra di cocco o altro mezzo di crescita, lampade compatte CFL, timer, test per misurare il pH. Vernicia le pareti della tua stanza dedicata con la vernice bianca, in modo da massimizzare le luci e il calore.
Fase 2: luci e ventilazione
Installa le lampade sopra i vasi, tenendo conto della crescita delle piante per la distanza da tenere man mano che passa il tempo. Ogni metro quadrato di canapa coltivata ha bisogno di circa 780.000/111.000 lumens, e ricorda che la temperatura non deve superare i 32 gradi centigradi nè andare sotto i 28. Per la ventilazione di una piccola zona come un armadio può essere adeguato anche un piccolo ventilatore oscillante.
Fase 3: germinazione e crescita
Per fare in modo che i semi germoglino, bagna della normale carta da cucina un po’ spessa e avvolgila intorno ai semi stessi, poi stendila in un piatto e coprila con un altro piatto per essere certi che non si asciughi (oppure metti la carta con i semi dentro un sacchetto di plastica sigillato) per 24 ore al buio. Quando spuntano i germogli, trasferisci i semi su un blocco di lana di roccia, perfetta per le prime fasi di crescita di questa pianta. Solo quando si svilupperanno un po’ di radici potrai trapiantarle nella fibra di cocco. Nutri le piante con acqua e nutrienti, verificando che il pH rimanga tra 5.5 e 8. Inizialmente dosa i nutrienti utilizzandone un quarto della concentrazione normale e poi aumentane la quantità nel giro di una o due settimane: meglio non correre il rischio di nutrire troppo le piante, soprattutto se non abbiamo nutrienti specificamente dosati per l’idroponica.
Fase 4: cura delle piantine
Le piante vanno annaffiate ogni due giorni finchè sono piccole e una volta al giorno durante la fioritura: per essere sicuro che i nutrienti non si accumulino nell’accrescitore fai in modo che un po’ d’acqua fuoriesca dal fondo del contenitore. Quando la pianta è in fase vegetativa la luce deve essere fornita per almeno 18 ore ogni giorno, simulando l’estate. Si possono tenere in stato vegetativo fino a 14-45 centimetri di altezza se crescono in un ambiente ristretto come l’armadio o una piccola grow box. Nel periodo della fioritura il ciclo di luce e buio è identico, pari a 12 ore: la fioritura viene indotta proprio da questo cambiamento che simula giorni lunghi quanto le notti. Elimina le piante maschio man mano che sono riconoscibili (presentano sacche a grappolo). La fioritura dura da 6 a 12 settimane e l’innaffiatura procede solo con acqua ad adeguato pH (senza aggiunta di nutrienti almeno negli ultimi 7/14 giorni): verso la fine del ciclo alcune foglie ingialliranno e cadranno, questo è del tutto normale ed è segno che si avvicina il periodo della raccolta.
Fase 5: raccogliere ed essiccare
Oltre alle foglie ingiallite, il momento della raccolta è annunciato dalla presenza del 50/75% di pistilli bianchi che diventano color ambra e quando le ghiandole di resina sono tutte di colore bianco o per metà ambra e metà bianco. Durante la raccolta tagliare le foglie che non devono mischiarsi al prodotto finale ma possono essere utilizzate per produrre burro o tintura. I baccelli vanno appesi in un luogo fresco e asciutto a testa in giù, per l’essiccazione, finchè i boccioli si staccano esercitando una piccola pressione su di essi. A questo punto i baccelli staccati vanno riposti in un contenitore chiuso ermeticamente al fresco a al buio, lasciandoli stagionare in questo modo per 14/28 giorni. L’importante è che l’umidità non intacchi il contenitore, altrimenti si rischia la presenza di muffa.